Obsur

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logo obsurEmblema: Un sole eclissato da una massa tentacolare di pura oscurità.

Commento dell’autore: Obsur è nato dalla voglia di manifestare il peggio del peggio dell’essere umano, i lati più occulti, l’asfissiante oscurità dell’umanità e di un’ambientazione priva di qualsivoglia speranza. Un dark fantasy cupo, triste e crudele, ma con qualche scintilla positiva che lotta contro tutto questo. Non posso esplicitare qual è il perno principale di tutto, perché rivelerei il finale de “La progenie dell’oscurità“, chi lo ha letto capirà a cosa mi riferisco (forse?). Quindi in cantiere ho idee che metteranno alla prova i neuroni dei lettori.

Opere in essere
Il dark fantasy “La progenie di Abaddon”, opera nata come autoconclusiva.

Opere in progetto
Se “La progenie dell’oscurità” dovesse riscuotere il dovuto successo, ho già in mente due possibili seguiti, “I figli della luce” e “I discendenti dell’umanità“, trasformandola in una saga: “La trilogia delle dinastie“.

Peculiarità

Il quinto pianeta dell’Aetermundi presenta una delle condizioni più avverse del sistema, in quanto è in continuo mutamento a causa di una massa di tenebre che aleggia sull’esosfera, impedendo alla luce del sole di passare e quindi alterando le stagioni e la durata delle giornate. Ha un satellite rilevante, ma quasi mai visibile.

Decorazioni Obsur

Creazione

In principio era l’oscurità, e Abaddon proliferava, desiderando inghiottire qualunque cosa incontrasse sul suo cammino. Il buco nero attirava ogni cosa e la faceva sua nelle tenebre. Ma Or decise di intervenire: lo fermò nello spazio e il conflitto creò una sorta di equilibrio, generando Obsur. Abaddon si infuriò, essendo parte involontaria di questa creazione, e decise di inghiottire il mondo, ma da allora la vita ha proliferato nonostante le avversità. Così Abaddon iniziò a corrompere i mortali e a inviare delle manifestazioni mostruose di se stesso per spezzare l’equilibrio, nel tentativo di chiudere ogni via d’accesso alla luce e tornare a inghiottire mondi.